Parliamo di fotografia terapeutica, in modo da comprendere meglio cos’è, a quale scopo viene utilizzata e l’importanza che può arrivare ad avere sulla sfera emotiva di chiunque la scelga. L’idea di utilizzare la fotografia come terapia, nasce al fine di raggiungere maggior consapevolezza dell’immagine di sé stessi, del proprio percorso e del proprio vissuto.
Conosciuta anche con il nome ritratto terapia, questa tecnica unisce arte ed estrema passione per la fotografia, alla voglia di riscoprirsi e vedersi sotto una nuova ottica. Attraverso scatti realizzati riuscendo a cogliere la vera personalità, l’intimo e i punti di forza del soggetto, l’immagine ottenuta diventa un importante contributo alla nuova acquisizione di stima, amore e fiducia in sé, fattori indispensabili al raggiungimento del benessere emotivo.
Chi sceglie di affidare la propria immagine alla fototerapia, consegna le proprie insicurezze, paure ed emozioni all’obiettivo della macchina fotografica, con la speranza di ritrovarle rafforzate da nuove certezze.
Per questo motivo, l’autore della fotografia deve essere in questo caso dotato di estrema sensibilità, vena artistica ed empatia, necessarie a catturare l’essenza più profonda della persona che va ad immortalare e che si affida completamente alla sua arte.
La fotografia terapeutica rappresenta dunque un potente mezzo, in grado di migliorare il rapporto con il proprio corpo e con l’ambiente esterno, il modo di gestire le emozioni più intime e di confrontarsi con gli altri.
Perché scegliere di effettuare un percorso di fotografia terapeutica su Polaroid? La fotografia analogica, rispetto a quella digitale, ha il vantaggio di immortalare l’istante e restituire istantaneamente l’immagine, regalando immediatamente emozione, stupore, sorpresa e, talvolta, commozione.
All’interno di una macchina fotografica Polaroid, sono disponibili soltanto otto scatti. Per questo motivo, sono necessarie tempistiche differenti di un servizio fotografico tradizionale, che prevedono una maggior riflessione nel momento immediatamente precedente a quello in cui il soggetto viene fotografato. Si tratta di un attimo ricco di trepidazione ed emozioni, sia per la persona che si sottopone agli scatti che per l’autore dell’immagine.
Ne nasce così un ritratto personalizzato in grado di esprimere molto e di cogliere ampiamente le mille sfaccettature del soggetto, soddisfacendo i suoi desideri e le sue aspettative interiori.
A scegliere un percorso di ritratto terapia su Polaroid sono prevalentemente persone con un vissuto particolare, che hanno superato momenti difficili sia interiormente che esteriormente e che hanno voglia di rimettersi in gioco, ripartendo proprio da sé stessi. Ma non solo: esistono molteplici motivazioni interiori che possono portarci a sottoporre il nostro corpo a un servizio fotografico e a scegliere l’affascinante strada della fotografia terapeutica.
Termino questo articolo con un mio personale pensiero e una mia citazione: “Il corpo è uno scudo graffiato da lotte, sofferenze, gioia e dolore, non solo esteriori ma anche interiori. Non faccio altro che tradurre questi graffi in immagini”.
Sono Solimano Pezzella, eseguo ritratti fotografici su Polaroid a Pistoia e, a richiesta, in molte altre città d’Italia, mettendo a completa disposizione dei miei clienti la mia immensa e decennale passione per l’arte fotografica. Per maggiori informazioni, puoi contattarmi tramite questa pagina.
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